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BIO

Come fotografo professionista Marcello Moscara è autore di immagini e campagne fotografiche per l’editoria, per la pubblicità e la comunicazione d’impresa.
Al Salento, luogo dove è nato nel 1972 e dove ha sede il suo studio, ha già dedicato pubblicazioni di successo: “Quoquo. La gola come ipertesto”, “Quoquo. Come le api al miele”, “Salento”, “Salento Lungomare”, “Salento Tutti i santi giorni”, “Lèmme Lèmme.Viaggio nel Salento in bianco e nero”.
Opere che testimoniano del suo impegno professionale, ma anche del profondo legame con le sue radici. Un legame che oggi si traduce in un archivio fotografico a tema completo e unico nel suo genere.
Una personale ricerca artistica lo ha portato ben presto ad essere segnalato nel panorama della nuova giovane arte contemporanea: dapprima con le opere e le mostre firmate come duo Moscara-De Blasi (Galleria Antonella Nicola, a Torino), poi con le mostre (personali e collettive) organizzate dalla Galleria Magrorocca di Milano.
Nel numero di Novembre/Dicembre 2005 lo segnala la rivista internazionale di fotografia ZOOM che gli dedica, sotto la penna di Rosanna Cecchi, sei pagine della rivista: vengono presentate le opere della mostra personale tenuta nello stesso anno alla Galleria Magrorocca (catalogo della personale “E’ soltanto un discorso sospeso” a cura del critico Ivan Quaroni).
Al curriculum artistico, che vede l’artista presente in questi anni in numerose mostre e fiere d’arte anche all’estero, si affianca quello del fotografo professionista impegnato a creare immagini al servizio della comunicazione. Come quelle create per il calendario Agip Petroli del 1999, edizione internazionale in sei lingue: immagini che rappresentano l’esordio fuori dai confini nazionali del giovane Marcello Moscara, accanto a quelle già create per alcuni manifesti realizzata per il Parlamento Europeo – Ufficio Italia.
Dopo gli studi classici, compiuti a Lecce, Marcello Moscara ha compiuto i suoi studi a Milano (Istituto Europeo di Design- corso quadriennale di Fotografia) dove è stato allievo di Mario Cresci, Eduard Rozzo e Giancarlo Maiocchi.